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Luci ed ombre sulle Olimpiadi invernali a Pechino

12/01/2022, tempo di lettura 3 minuti.

Manca ormai pochissimo all’inizio delle prossime Olimpiadi Invernali: l’appuntamento è per il prossimo 4 Febbraio a Pechino, a soli sei mesi dalla conclusione dell’appuntamento estivo a Tokyo.

Pechino si è già conquistata in questo modo il record di essere la prima città al mondo ad aver ospitato entrambe le edizioni delle Olimpiadi, dopo quelle estive nel 2008.

L’apertura dei giochi, esattamente come 14 anni fa, avverrà nel famoso “Nido di Uccello”, lo stadio Nazionale di Pechino che sarà una tra le cinque sedi dei giochi, con il Centro Acquatico Nazionale (trasformato per l’occasione da piscina a pista da curling), il Centro Sportivo Wukesong e i due stadi indoor della città che sono stati convertiti in Palaghiaccio.

Per ragioni di sicurezza gli atleti soggiorneranno in tre diversi villaggi, a seconda delle specialità, blindati, non saranno consentite uscite o incontri diversi dall’entourage registrato, che verrà sottoposto a tamponi ogni 3 giorni e ad una quarantena di 21 giorni prima dell’inizio delle gare.

Per l’occasione sono stati realizzati impianti totalmente nuovi e per questa ragione sconosciuti anche agli atleti in gara: una pista di scivolamento lunga 2 km è sorta a Yanqing, mentre le piste principali per il fondo e lo sci alpino sono state mostrate agli atleti con una registrazione a quanto sembra di dubbia qualità.

L’italiano Dominik Paris ha anticipato: «La pista non l’abbiamo studiata, non sappiamo niente. È tutto nuovo ma sarà così per tutti».

Un altro dei problemi da non sottovalutare riguarda il meteo: a Pechino le temperature sono troppo alte e le zone coinvolte sono parecchio aride, per questa ragione le piste sono state progettate nelle zone più adeguate ma sembra che comunque non siano fredde abbastanza.

Le piste sono state realizzate in luoghi dove prima non c’era nulla. Il Comitato Organizzatore ha inoltre immagazzinato centinaia di migliaia di tonnellate d’acqua (le stime arrivano a 222 milioni di litri) con cui creare milioni di metri cubi di neve artificiale, la cui distribuzione sugli impianti è già iniziata.

Scritto da Paola, Luca - 12/01/2022

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